Bio
Massimo Catalani nasce a Roma il 2 aprile del 1960.
Cresce nella cartolibreria materna, in mezzo a libri, pennelli e colori. Si laurea nel 1988 in Composizione Architettonica e s’iscrive all’Ordine degli Architetti di Roma. Nel progetto di tesi sperimenta, e inventa, degli impasti pittorici al confine tra la pittura, la scultura, la muratura d’architettura: è qui che decide per il suo debutto come artista.
Nelle prime mostre collettive espone soggetti irriverenti per il mondo dell’arte e riverenti per il pubblico, ribaltando il senso comune dell’epoca. Nella prima personale, “Natura Picta”, da Roma&Arte, a Roma, pone quadri al muro, coloratissimi, soggetti semplici, materie sorprendenti in un mondo in bilico tra concettuale e minimale, dando avvio a un modo di esporsi che è anche attivismo artistico, ma anche sociale ed ecologista.
Nel 1993, in risposta alle bombe della mafia, dipinge galline cercando nuove intelligenze. Nel 1995, al Polittico, presenta “Vedo Terra”: punti fissi in un mondo turbolento, posti in immagini di mare. Nel 1996 presenta una mostra di pittura tattile per Vedenti e Non-Vedenti a S. Maria in Vallicella: “Sento Terra”, con il Comune e la Caritas, a sostegno della Lega del Filo d’Oro. Nel 1997, a Ginevra, inaugura “Woman, Just part of Her”. Nel 1998 dà vita ai Video-Wall, componendo analogie di schermi televisivi che raffigurano ciò che la televisione non può mostrare: la bellezza di un oggetto senza prezzo. Nel 1999 interviene sul carattere agricolo di Roma con “Metropoli Agricola”: pitture, sculture e installazioni presso l’Ente Regionale per le aree agricole del Lazio, da dove svetta verso la città un grappolo di pomodori di 6×6 metri. Nel 2000, presso la galleria Arthus di Bruxelles, presenta una vasta antologica. Successivamente, nella galleria PescePalla, a Tribeca (New York), propone “L.I.F.E.”, una visione d’Italia e della natura dei suoi cibi.Nello stesso anno presenta, nel chiostro dei SS. Quattro Incoronati a Roma, la mostra “Simboli Sacri”. Nel 2001, allo Studio d’Arte Campaiola, dà vita a “Hai paura di essere Bella?”, dove attribuisce alle rose il valore simbolico di rappresentare la bellezza della pittura in generale. Nel 2002 dipinge e dona un albero al Gin Charity Gala di Montecarlo per le vittime dell’11 settembre. Nel 2003 torna ai temi di Architettura con “La mia Roma” a Milano. Affronta il tema dell’interpretazione del testo amoroso con la mostra “SMS-TXT Ermeneutica del messaggio amoroso”, curata da A. M. Sette e presentata al Teatro Sala Umberto di Roma. Seguono altre mostre in Belgio e in Svizzera. Nella primavera 2004 tiene un’antologica a Seoul. Nel settembre una personale a New York: “My Urbanity”. Nell’inverno 2005 presenta a Milano e a Ginevra “Anto-illogica”. Apre il 2006 con la serie “Individuo e Società”: l’individuo nel suo gruppo sociale e la loro intelligenza collettiva. Inizia a lavorare sull’immanenza dello spazio celeste, mentre riflette con Vincenzo Cerami e prepara le “Radici del Vino Italiano”, che partirà da Tokyo nel novembre 2007, per poi girare il Giappone e proseguire in Australia. A Roma, con Greenpeace, monta e vince una campagna contro l’uso di OGM nel Parmigiano Reggiano. A San Pietroburgo arreda il ristorante Il Palazzo e dipinge con il vino per un’asta di beneficenza. Nel 2008 pubblica “Nihil Nihilism”, un libro con l’impianto filosofico del suo lavoro. Alcuni suoi lavori compaiono nel cinema di Pupi Avati, Cristina Comencini, Alessandro Benvenuti, Jaume Collet-Serra. Lavora sul carattere mitologico della romanità con una serie di opere orientate all’arte concettuale, con soggetti come le pecore. Su questo tema realizza una performance dal titolo “Mito”, a Lucca, Roma e Milano. Inaugura a Berlino, nell’estate 2009, “Di Terra e di Mare”, dove esplora il tema dell’ingegno umano attraverso i prodotti dell’arte marinara. Contemporaneamente monta, con Greenpeace, un’installazione a Slow Fish a Genova. Nell’autunno, a Roma, torna sulla condizione umana con “La Femminilità della Terra”. Realizza l’opera “Terra Nuclearizzata” per una campagna sulle scorie nucleari. Nella primavera 2010, è in mostra a Brescia, a Pistoia (ospite di Pietro Barni) con “Le Rose Incredibili”, in Vaticano per “Mirabile Dictu”, e con il Comune di Roma alle terme di Diocleziano per “Il Lusso Essenziale”. Nel 2011 realizza l’opera “Lancia il tuo missile contro il nucleare”, in occasione del referendum vittorioso. Sviluppa una ricerca su una pittura al buio impiegando la luminescenza. Nel gennaio 2012, con La Sapienza e Roma Tre, progetta e realizza a Madrid una “Alice Luminescente” di 10 metri, per una casa solare all’interno del Solar Decathlon. A Monaco inaugura “La Féminité de la Terre”, racconto pittorico di un incontro con 18 diverse persone. Nel marzo 2013 scolpisce l’“Ittico Obelisco”, un blocco di marmo di Carrara di 10 tonnellate per Casa dei Pesci, insieme al pubblico di Villa Torlonia, Roma.
